Il bilancio del 2024 e i progetti per il ’25. La politica miope della Toscana. Un nuovo ente per finanziare il «Dopo di noi». I ringraziamenti e gli auguri della Turati.
Si chiude, con questo 2024, un anno non facile per la nostra Fondazione. La prima difficoltà è venuta dall’ennesimo, improvviso, cambio delle regole del Superbonus che ha avuto come conseguenza il blocco dei finanziamenti che ci erano stati concessi per il completamento dei lavori, già iniziati, a Gavinana. È stato, per i nostri vertici e i nostri consulenti, un lavoro titanico ma per fortuna siamo riusciti a trovare il modo di superare l’impasse. La seconda, non ancora superata, deriva invece dalla politica che, in silenzio, sta portando avanti la Regione Toscana che, da un lato, non applica le disposizioni della legge sul Terzo settore, relativamente alla co-progettazione e co-programmazione, e dall’altro favorisce l’arrivo in Toscana delle grandi società profit dell’assistenza nella speranza, vana, di risparmiare sulle spese. Queste scelte, se non corrette, porteranno alla chiusura o al ridimensionamento di molte realtà e alla privatizzazione di fatto dell’assistenza agli anziani non autosufficienti.
Sul piano invece delle attività istituzionali proprie, la Turati, accanto all’azione sviluppata con Raggio Verde nel settore dell’autismo, ha continuato nella sua opera tesa ad aprire nuove attività e servizi. A Pistoia ha visto la luce un Centro diurno Alzheimer, “Il filo della memoria”, basato sulle terapie non farmacologiche. A Zagarolo stiamo lavorando con la Regione Lazio per aprire un Centro diurno per l’autismo e a Vieste abbiamo continuato a confrontarci con la Regione Puglia per aprire un Centro diurno disabili. L’anno prossimo, sempre a Vieste, partirà, nella nostra Casa per ferie, anche un ”albergo etico” in collaborazione con l’omonima cooperativa sociale.
Il 2025, nelle nostre intenzioni, sarà anche l’anno in cui modernizzeremo tutta l’organizzazione istituzionale della Turati adeguando il suo modo di essere all’evolversi dei servizi sociosanitari. Stiamo anche studiando la nascita di un nuovo ETS esplicitamente finalizzato alla raccolta fondi per il «Dopo di noi». Ci sono in Italia 4 milioni di famiglie che hanno ragazzi gravemente disabili dal punto di vista fisico o psichico. Una parte di questi, se debitamente assistita, potrebbe avere una vita parzialmente autonoma. Una soluzione che richiede finanziamenti enormi per i quali è indispensabile il ricorso a lasciti e donazioni.
I risultati che abbiamo ottenuto nel tempo e che mi auguro continueremo ad ottenere nel corso del prossimo anno sono il frutto dell’impegno, della competenza e della passione di tutti i nostri dirigenti, dipendenti e collaboratori e sono anche la conseguenza di una proficua collaborazione, almeno fino ad oggi, con le Istituzioni pubbliche, Comuni e ASL.
Per questo anche a nome delle tante, tantissime persone che assistiamo, un grazie sincero.
A tutti, i più sentiti auguri di un sereno Natale e un prospero anno nuovo.
Giancarlo Magni
Presidente Fondazione Filippo Turati