Il Centro diurno per anziani “Il filo della memoria”, realizzato dalla Fondazione Turati a Pistoia, può ospitare 20 persone con demenza. È stato progettato e creato con arredi e attenzioni mirati a favorire la stimolazione sensoriale, cognitiva e il benessere.
A Pistoia, nei pressi del viale Adua e dunque in una zona centrale della città, la Fondazione Filippo Turati ha realizzato “Il filo della memoria”, un Centro diurno ad alta intensità assistenziale anche per persone con Alzheimer da 20 posti. La struttura, progettata e creata con arredi e attenzioni mirate a favorire la stimolazione sensoriale, cognitiva e il benessere degli utenti secondo orientamenti già diffusi soprattutto nei centri del Nord Europa, è accolta nei locali al primo piano di una porzione dello storico stabile un tempo sede degli uffici della Fondazione, oggi appositamente ripensato e ristrutturato per nuovi progetti.
Proprio di fronte all’ingresso di via Melani, inoltre, “Il filo della memoria” dispone di uno spazio esterno all’interno del piccolo parco pubblico antistante, dove sorgerà un giardino Alzheimer fruibile da tutta la cittadinanza. Progettato da Andrea Mati e realizzato dall’azienda Mati 1909, quest’ultimo ha l’assenso dell’amministrazione comunale ed è realizzato grazie al sostegno, finalizzato proprio al giardino, concesso dalla Fondazione Caript nell’ambito del bando Socialmente 2024. Il centro è collocato in un quartiere ben integrato nel tessuto sociale circostante, ricco di servizi e collegato dai mezzi pubblici.

In linea con la propria mission, e forte dei suoi oltre 50 anni di esperienza nell’assistenza e nella cura di soggetti fragili come anziani, disabili e non autosufficienti, la Fondazione Turati ha progettato e realizzato la struttura con l’obiettivo di offrire soluzioni concrete per le famiglie che si trovano a convivere con una persona affetta da demenza. A loro disposizione vi è dunque un luogo protetto e sicuro, adatto a stimolare e mantenere le funzioni cognitive e le capacità residue del loro caro, preservandone la qualità di vita.
Oltre a possedere competenze sanitarie e assistenziali specifiche, lo staff de “Il filo della memoria” è formato sulle terapie non farmacologiche incluse anche nell’ultimo aggiornamento della linea guida su “Diagnosi e trattamento delle demenze” che l’Istituto Superiore di Sanità ha pubblicato nel maggio 2024, dove sono elencati ben cinque interventi di questo tipo (LG del 07/12/2023 aggiornata al 27/05/2024 ISS). Di grande importanza nell’utilizzo di terapie non farmacologiche sono, in particolare, gli spazi, interamente pensati e realizzati secondo l’approccio dell’habitat terapeutico – capace avere effetti benefici sul controllo dei sintomi cognitivi della demenza – previsto dal metodo di architettura terapeutica ME.di.TE’, ideato dall’azienda specializzata Generali Arredamenti.
Gli ambienti sono parte della terapia

I locali de “Il filo della memoria” sono stati progettati e realizzati, dalla loro organizzazione alla scelta di mobili, colori e strumenti, secondo i criteri dell’habitat terapeutico legato al metodo ME.di.TE’, che vede nell’ambiente stesso una forma di terapia non farmacologica alternativa oppure un elemento di supporto all’eventuale terapia farmacologica in atto. Nel centro sono ricreati spazi di vita riconoscibili: vi è un portone con il campanello e la cassetta della posta, così come un quartiere cittadino con la pensilina dell’autobus e le insegne degli esercizi commerciali. Questi elementi sono in grado di trasmettere familiarità e rispondere a esigenze specifiche dei soggetti con demenze quali wondering, affaccendamento, manualità, desiderio di allontanarsi. Il ricorso a scenari urbani e domestici, reso possibile da uno speciale approccio di studio e progettazione architettonica, consente agli utenti di orientarsi in sicurezza, favorendo la socializzazione e l’interazione.
L’idea di fondo è che le consuetudini del passato possano stimolare emozioni, sensazioni e preziosi ricordi appartenenti al mondo interiore della persona con demenza. Non è possibile ripristinare ciò che è stato perduto, ma le terapie non farmacologiche ci aiutano a stimolare le capacità ancora esistenti e a instaurare nuovi e intensi canali di comunicazione. In tal senso sono particolarmente significativi gli ambienti creati per la rievocazione e lo svolgimento di attività specifiche, come l’edicola con giornali e riviste – dove sono bene in vista le testate dei principali quotidiani pistoiesi – e la sartoria.
Una sala de “Il filo della memoria” è inoltre allestita con un ambiente specifico per la terapia del treno, presidio medico riconosciuto dal ministero della Salute. Vi sono ricreati una sala d’attesa con una panchina e un tabellone con gli orari, la biglietteria e, soprattutto, uno scompartimento ricostruito con i sedili, nei quali è possibile percepire le vibrazioni di un vero treno, e il finestrino, dal quale uno schermo mostra una parte dell’itinerario Prato-Pistoia. Il metodo ME.di.TE’ punta infatti alla stimolazione tattile, visiva e uditiva anche attraverso la rievocazione delle abitudini del passato che ora, in un contesto protetto e privo di barriere, possono condurre la persona con demenza a riprendere contatto con la quotidianità e a ritrovare un equilibrio armonico con essa.
Contatti
Il Centro ha sede in via J. Melani 1, a Pistoia, ed è aperto dal lunedì al sabato con orario 8.30 – 17.00.
Per contattare il Centro: 0573 1910206 E-Mail: diurnoanzianipistoia@fondazioneturati.it