Intervista a Daniele Pacini di Icet Sport, azienda promotrice insieme all’associazione Est di un convegno – realizzato nel novembre scorso – sul partenariato pubblico-privato per gli impianti sportivi.
Accanto all’associazione E.s.t. c’era anche Icet Sport tra i promotori del convegno “Il partenariato pubblico privato per l’impiantistica sportiva”, realizzato nel novembre scorso presso la biblioteca San Giorgio di Pistoia. per Icet Sport intervenne in quell’occasione Daniele Pacini, che prese la parola per parlare dell’impegno proveniente dal mondo delle imprese.
La sua società ha organizzato questo convegno. Alla fine con quale bilancio si tirano le conclusioni?
«Il bilancio mi sembra positivo, la partecipazione lo conferma. L’argomento mi pare che sia di interesse di tutti. Anche la parte pubblica sta cominciando a dimostrare veramente attenzione su questa metodologia di approccio per la realizzazione di opere pubbliche. La speranza è quella che ci possa essere un seguito, che le riflessioni e le considerazioni di questa mattinata di studio possano servire proprio di stimolo, ed essere un spunto concreto, perché mi pare che le argomentazioni siano state tutte recepite, a mio avviso, in modo coretto».
Si è sentito dagli interventi che ci sono nuove normative, e una predisposizione a questa proposta anche da parte delle amministrazioni pubbliche. Tutto ciò mi pare sia emerso con chiarezza. È d’accordo?
«Sì questo è emerso con chiarezza, ovvero che ci sono le nuove normative che possono favorire questa soluzione. Inoltre è anche emerso, per fortuna, la necessità che per affrontare queste situazioni occorra la professionalità, ovvero che l’approccio professionale appartenga a tutti gli attori, a partire dalla parte pubblica che, appunto, deve cambiare modo di approcciarsi: non può pretendere di aver tutto senza dare nulla in cambio. E che anche parte privata che deve essere dotata di una capacità progettuale e giuridica per affrontare le cose. E che la parte finanziaria debba riuscire a valutare il merito dell’iniziativa, oltre al merito del credito del soggetto proponente».
Pistoia in questo settore ha tanto bisogno di interventi. Con quali possibilità secondo ciò che è emerso stamani potrebbe esserci qualche soluzione tramite il partenariato pubblico privato per l’impiantistica pistoiese?
«Possono esserci interessanti possibilità, a parer mio. È stato nominato dal sindaco e dall’assessore Magni l’impianto del Legno Rosso. Si tratta di un impianto adibito al calcio e anche ad altre attività collaterali che ha sicuramente una valenza economica, quindi affrontato nel modo corretto con dovute, giuste ed equilibrate partecipazioni, quello potrebbe essere un esempio virtuoso del tema che abbiamo affrontato».
Stefano Baccelli