La figura di Antonio Cariglia è stata ricordata a Firenze il 3 aprile, durante un appuntamento promosso in occasione del centenario dalla nascita. All’evento sono intervenuti lo storico Zeffiro Ciuffoletti e Carlo Nicolai, già vicesindaco di Pistoia, oltre al presidente della Turati, Giancarlo Magni.
A Firenze, nella sala Pegaso di Palazzo Sacrati Strozzi (g.c.), si è tenuto mercoledì 3 aprile un appuntamento dedicato al centenario dalla nascita di Antonio Cariglia, esponente politico di rilievo del socialismo italiano nella seconda metà del Novecento e fondatore della Fondazione Filippo Turati Onlus. All’incontro sono intervenuti lo storico Zeffiro Ciuffoletti e Carlo Nicolai, già vicesindaco di Pistoia, oltre al presidente della Turati, Giancarlo Magni. Molti gli amici della Fondazione tra i presenti nella nutrita platea che ha assistito ai loro interventi.
Nato il 28 marzo 1924 a Vieste, sul Gargano, Cariglia si trasferì giovanissimo con la famiglia a Pistoia, da dove l’impegno politico – nel ’47 aderì al Psdi di Giuseppe Saragat – lo portò prima nelle istituzioni locali, poi alla Camera, in Senato, al Parlamento europeo. Sempre a Pistoia fondò la Turati nel ’65, dando il via successivamente anche alle altre sedi a Vieste e Zagarolo. La sua opera è stata ripercorsa nel corso dell’evento anche attraverso due pubblicazioni: il volume di Simone Visciola «L’alternativa impossibile. L’idea socialdemocratica di Antonio Cariglia tra Italia e Europa negli anni della “prima” Repubblica» (Marsilio 2020) e il recente pamphlet «Cariglia, il laburista», scritto da Giancarlo Magni ed edito proprio in vista del centenario dall’associazione Cultura e società, insieme alla quale è stato organizzato l’appuntamento.