Una nostra animatrice classificata nell’ambito di un concorso con un’opera fotografica che restituisce valore e significato al lavoro di cura svolto ogni giorno alla Fondazione Turati. Il ringraziamento di tutti noi.
Un incontro che supera le differenze e ricorda che prendersi cura significa, in primo luogo, essere presente l’uno per l’altro. È il messaggio trasmesso da “Un legame che guarisce“, fotografia con la quale una operatrice della Fondazione Turati di Gavinana, Jessica Marrucci, si è classificata al terzo posto nell’ambito del concorso fotografico “La cura e le sue diverse forme”, promosso da Pro loco e Pubblica assistenza di Maresca (San Marcello Piteglio), il quale ha visto la partecipazione di 45 opere.
La nostra animatrice partecipa di frequente, e in autonomia, a iniziative simili, come concorsi di poesia e di tipo artistico, riuscendo a far emergere nelle sue realizzazioni il volto più intrinseco e speciale del suo lavoro di animatrice e di una realtà quale la Fondazione Turati. Il suo gesto mostra non solo la sensibilità, lo sguardo poetico e la profonda attenzione impiegati ogni giorno nel suo operato, ma anche il legame forte con la Fondazione, che per l’appunto le sue opere rappresentano nella veste più autentica e umana.
Per questo, insieme al Centro sociosanitario di Gavinana, teniamo a ringraziarla, non soltanto per l’impegno quotidiano ma anche per la delicatezza con cui restituisce valore e significato al lavoro di tutti noi della Fondazione.
Ecco le parole con le quali Jessica Marrucci descrive e racconta l’opera fotografica “Un legame che guarisce”:
“In questo abbraccio si racchiude il senso più autentico della cura: non solo assistenza, ma presenza, vicinanza e riconoscimento reciproco. La cura assume forme diverse: una parola gentile, un gesto di sostegno, un sorriso che spezza la solitudine. Qui diventa un incontro di cuori, capace di superare barriere e differenze, ricordandoci che prendersi cura significa, prima di tutto, esserci l’uno per l’altro“.



