Vincenzo Maria Saraceni nominato direttore scientifico. A settembre una riunione per l’accreditamento all’eccellenza, in futuro dal comitato scientifico anche assegni di studio per giovani ricercatori universitari.
Molte novità al centro della prima riunione del comitato scientifico della Fondazione Turati, tenutasi sabato scorso presso il centro socio sanitario di Vieste. All’assemblea, introdotta dal presidente Nicola Cariglia, hanno preso parte i componenti del consiglio direttivo. Il sindaco di Vieste, Giuseppe Nobiletti, e l’assessore comunale alle Politiche sociali, Graziamaria Starace, hanno portato i loro saluti ai presenti, ribadendo l’importanza del centro di Macchia di Mauro dal punto di vista sociale e sanitario per l’intera comunità locale.
Come previsto dall’ordine del giorno, si è provveduto innanzitutto alla nomina del direttore scientifico del comitato, individuato nella persona del professor Vincenzo Maria Saraceni, ordinario del dipartimento di Scienze medico-chirurgiche e di Medicina traslazionale dell’università La Sapienza di Roma. Il ruolo di segretario scientifico sarà rivestito dal dottor Vincenzo Gianturco, geriatra responsabile della RSA estensiva della Turati di Zagarolo.
Numerosi gli interventi sui temi in scaletta. Il comitato scientifico ha condiviso pienamente il progetto di accreditamento all’eccellenza per le strutture, suggerendo di avviare la procedura a partire dalla sede di Gavinana. A tal proposito è stata fissata per i primi di settembre una riunione operativa a Roma con i rappresentati della società per il marchio Qualità e benessere. La sperimentazione prevede anche l’intervento della Kpmg, società incaricata di formulare una proposta di riorganizzazione per l’adeguamento alla legge 231/2001.
Accolta anche la proposta di attivare progetti di formazione sui temi della riabilitazione, rivolto anche a partecipanti esterni, presso la sede della Dynamo Camp di San Marcello Pistoiese. Qui, all’interno della cosiddetta Social Valley, la Turati realizzerà corsi di alta formazione in collaborazione con i docenti universitari che compongono il comitato scientifico.
Il professor Saraceni, in particolare, ha sollevato alcune questioni legate alla volontà di puntare al riconoscimento ministeriale di Istituto di ricovero e cura a carattere scientifico, riconoscimento che richiede una qualità di eccellenza certificata dell’attività sanitaria e una produzione scientifica su riviste a diffusione internazionale. Si è discusso dunque di una eventuale costituzione di un comitato etico interno alla Fondazione, stabilendo che per il momento quest’ultima si avvarrà dei comitati etici territoriali.
Per quanto riguarda l’attività scientifica, invece, si è deciso di optare per l’istituzione di assegni di ricerca per giovani studiosi: grazie a loro, potranno essere attuate le ricerche attorno ai temi di volta in volta indicati dal comitato scientifico. La Fondazione metterà dei fondi a disposizione delle università, che provvederanno a emanare specifici bandi. I vincitori assegnisti potranno così lavorare all’interno delle strutture della Turati, realizzando pubblicazioni scientifiche che la coinvolgeranno direttamente. È stata inoltre ribadita, in sede di riunione, l’importanza di tecnologie innovative per i centri di riabilitazione.