Presentata a Mestre, nell’ambito del Festival della Politica, la Piccola Biblioteca del Riformismo socialista e il volume dedicato a Craxi. Sala gremita e grande successo dell’iniziativa che ha visto la presenza di Ciuffoletti, Tabasso, Segre, Karrer e Cariglia. In fondo alla pagina il video integrale della presentazione.
Non potevano esserci una cornice e una location migliori, quella del Festival della Politica di Mestre e dell’avveniristico Museo del Novecento M9, per presentare ufficialmente al grande pubblico la “Piccola Biblioteca del Riformismo socialista”, voluta dalla Fondazione Turati, e il terzo volume della collana dedicato alla figura di Bettino Craxi intitolato «Craxi, le riforme e la governabilità (1976 -1993)», curato da Edoardo Tabasso e Zeffiro Ciuffoletti, edito da il Pozzo di Micene, Lucia Pugliese editore.
La manifestazione, giunta quest’anno alla nona edizione, ha visto passare da Mestre, in cinque giornate di incontri e dibattiti, dal 4 all’8 settembre, praticamente tutti i protagonisti della cultura e del giornalismo italiano che hanno animato decine e decine di incontri e dibattiti sull’attualità politica interna ed internazionale e sui loro possibili sviluppi.
L’iniziativa della Fondazione Turati, hanno parlato del libro, coordinati dallo storico Livio Karrer, Nicola Cariglia, presidente della Fondazione, i curatori del volume, Zeffiro Ciuffoletti ed Edoardo Tabasso, e il Prof. Giuliano Segre, che collaborò con Craxi durante gli anni di palazzo Chigi, ha costituito un tassello importante per comprendere, almeno per quanto riguarda l’Italia, le tante difficoltà e i tanti nodi irrisolti del presente. Risale infatti a quegli anni, quelli appunto di Craxi segretario del Psi e presidente del Consiglio, uno dei più importanti tentativi di modernizzazione del sistema politico italiano il cui fallimento viene pagato ancora oggi. I temi che furono al centro dell’iniziativa politica craxiana, appunto le riforme e la governabilità, sono ancora sul tappeto e la loro mancata soluzione rappresenta un freno allo sviluppo e alla modernizzazione del Paese.
Il dibattito ha messo in luce come sia pure fra alcuni errori Craxi cercò di superare il sistema consociativo che si era instaurato in Italia e che rappresentava «un ostacolo al ricambio politico e un peso crescente per le finanze pubbliche, alimentando anche i costi legali ed illegali della politica. Il disegno riformista di Craxi – come è scritto nell’introduzione al volume – trovò un ostacolo insormontabile nel PCI e anche nell’aggregare le forze dei partiti laici, andando incontro alla crisi del sistema politico al momento del crollo del Muro di Berlino. Crisi culminata con l’esplosione di Tangentopoli che travolse il sistema dei partiti di governo e il PSI che ne era uno dei pilastri».
La crisi che iniziò in quegli anni si sta trascinando ancora oggi e per la sua soluzione purtroppo non si vede nessuno spiraglio. Ma, al di là delle soluzioni individuate, è da quei problemi che bisogna ripartire se vogliamo assicurare un futuro al Paese.
La collana della “Piccola Biblioteca del Riformismo socialista”, che punta a far vedere attualità e utilità di quel filone di pensiero, è divisa in due sezioni. La prima dedicata ai temi, la seconda ai personaggi. Per la sezione dei “temi” sono già usciti «Alle origini della sanità pubblica, i riformisti e la medicina sociale» e «Il socialismo riformista e la grande guerra». Quello su Craxi è il primo dei libri dedicati ai personaggi. La collana ovviamente proseguirà con altri volumi dedicati sia temi del riformismo sia ai personaggi che lo hanno caratterizzato.
Chi fosse interessato può richiedere copia dei volumi scrivendo a g.gonfiantini@fondazioneturati.it.
Ecco il video dell’evento: