Danza, prevenzione, momenti ricreativi, musica e laboratori: a Zagarolo una settimana speciale dedicata al tema dell’Alzheimer e delle demenze.
Alla Fondazione Turati di Zagarolo si è conclusa da poco una speciale settimana che la struttura ha dedicato all’Alzheimer e alle demenze, durante la quale ha organizzato attività sul tema curate dallo staff interno e rivolte ai nostri residenti. Un’iniziativa, questa, ideata in prossimità con la Giornata mondiale dell’Alzheimer, che cade ogni anno il 21 settembre.
Si è trattato di appuntamenti davvero preziosi , perché hanno dato l’opportunità di sensibilizzare e informare i partecipanti su un problema sociale e di salute crescente. L’Alzheimer è infatti una sfida complessa, che coinvolge non solo chi ne è affetto e la sua famiglia, ma anche la comunità: per questo motivo l’integrazione tra sociale e sanitario gioca un ruolo centrale al fine di garantire la qualità di vita.
La settimana dedicata alle demenze è iniziata con “Adesso viene il ballo“, un incontro con danze coreografiche insieme agli allievi della scuola di danza Lauchi Academy: i ballerini della categoria senior hanno danzato per i nostri residenti dimostrando che la danza ha grandi potenzialità benefiche sotto molteplici aspetti, sia dal punto di vista della socializzazione sia per la gratificazione nel raggiungere degli obiettivi, nonché come mezzo per tenere in allenamento la memoria attraverso l’esercizio di ricordare i passi.
“Mi sveglio meglio” è stato un appuntamento dedicato alla prevenzione e conoscenza del benessere psicofisico necessario per contrastare le malattie. Questa attività ha visto l’intervento delle nostre fisioterapiste e, in un secondo momento, ha visto il coinvolgimento diretto dei partecipanti attraverso lo svolgimento di esercizi propedeutici in gruppo.
I momenti ricreativi organizzati per “Vorrei l’insolito” hanno compreso l’allestimento di un gustoso aperitivo insieme agli ospiti. Da sottolineare l’aspetto terapeutico che ha previsto la preparazione dei tramezzini con il coinvolgimento degli anziani, così incoraggiati al “fare”, capace di restituire loro grande soddisfazione anche al momento di gustare quanto realizzato. In questa attività è risultata importante inoltre la stimolazione sensoriale attraverso sapori, odori e consistenze, condotta con la collaborazione e supervisione del logopedista e della terapista occupazionale.
Una mattina è stata dedicata in special modo ai familiari e al tema delicato e profondo della cura. L’incontro “L’alfabeto della cura“ è stato condotto dalla psicologa con la collaborazione delle educatrici. Ha compreso la condivisione di testimonianze e riflessioni, offrendo un’occasione per rafforzare la cooperazione tra il mondo sociale e della sanità e promuovere l’integrazione, indispensabile affinché nessuno si senta mai solo nel difficile percorso della malattia. Al termine dell’incontro, le parole associate liberamente dai “curacari” partecipanti ad ogni lettera dell’alfabeto sono state trascritte su un grande cartellone per non essere dimenticate.
Nella hall della struttura sono state posizionate inoltre due installazioni realizzate durante i laboratori, create a partire dalle domande “Qual è la tua canzone, che ti fa dire non potrò mai dimenticarmi di… ?” e “Chi è incancellabile nella tua vita?“. La forza evocativa della musica risveglia in tutti noi la parte emotiva, richiamando ricordi personali e memorie incancellabili. Con questa speciale settimana si è conclusa dunque una serie di attività importanti attorno all’Alzheimer, realizzata con il contributo di tutte le figure che compongono lo staff della struttura e che ha donato a tutti la consapevolezza che insieme è possibile affrontare più dolcemente questa avventura.
Ecco qualche foto.







