Pistoia, 23 maggio 2024 – Apprendiamo dalla stampa locale che il direttore generale dell’Asl Toscana Centro, Valerio Mari, insieme ai responsabili Asl dei servizi sanitari, sociali e amministrativi, ha fatto visita al Piot di San Marcello Piteglio. All’incontro, nel corso del quale è stato fatto il punto sul complesso dei servizi sul territorio montano e sul loro previsto potenziamento, hanno partecipato i vertici della sanità pubblica a livello locale e, a quanto si apprende dalla stampa, organizzazioni di volontariato.
La circostanza dell’incontro al Piot avrebbe potuto essere l’occasione per i vertici della Asl Toscana Centro per fare una visita anche alle realtà no-profit che operano in montagna non solo per vedere come vengono svolti i servizi erogati in nome e per conto del Servizio sanitario ma anche per valutare se esistono e quali sono le eventuali possibilità di sviluppo e di ulteriore integrazione dei servizi offerti. Si sarebbe potuto almeno, nell’ottica di una proficua collaborazione, invitare all’incontro le realtà di questo tipo che operano sul territorio per far conoscere anche a loro la futura programmazione dei servizi.
Questo atteggiamento di sostanziale sottovalutazione del ruolo che il no-profit può dare per risolvere i problemi della sanità pubblica è in forte contrasto con la realtà di tutti i giorni dove l’apporto del no-profit è essenziale e imprescindibile per l’erogazione dei servizi attuali e soprattutto futuri, come è emerso chiaramente dall’incontro che si è tenuto a Firenze lo scorso 7 maggio al quale, insieme alle organizzazioni sindacali, hanno partecipato gli assessori regionali competenti e le associazioni che in Toscana raggruppano tutte le realtà che operano in convenzione nel settore socio-sanitario.
Ci auguriamo comunque che, nel futuro interesse della popolazione non solo della Montagna P.se, ci siano a breve nuove occasioni di incontro per valutare insieme quali forme di collaborazione possono essere messe in campo, anche per evitare che l’alternativa all’erogazione diretta dei servizi da parte della sanità pubblica resti solo quella offerta dalle multinazionali profit dell’assistenza che si stanno affacciando anche in Toscana.