Monica Menchi, direttrice artistica della rassegna teatrale con la quale la Turati ha scommesso su una proposta culturale per il territorio, traccia un primo bilancio per “In-canti sotto la luna”.
Bilancio positivo per la prima edizione di “In-canti sotto la luna“, la rassegna teatrale che la Fondazione Filippo Turati Onlus ha realizzato nel giardino del Centro socio-sanitario di Gavinana (PT). Il suo successo non era scontato: la manifestazione ha rappresentato un esperimento pilota, ispirato anche dalla volontà di contribuire all’offerta culturale della Montagna pistoiese nel periodo estivo. Ne parliamo con Monica Menchi, attrice e regista teatrale che ha curato la direzione artistica del cartellone.
Un commento a caldo su questa esperienza?
«Assolutamente positivo. È andata molto bene, il pubblico è andato ad aumentare. Abbiamo piantato un seme che fa ben sperare per questo territorio: sulla Montagna pistoiese negli ultimi anni hanno chiuso i battenti tanti cinema e teatri, perciò il nostro ha voluto essere anche un messaggio di rinnovamento e un tentativo di mostrare che è possibile non far sparire questo tipo di opportunità. Non solo: per molti ospiti del Centro socio-sanitario, “In-canti sotto la luna” ha significato tornare a teatro dopo tanto tempo».
Cosa ha ispirato la programmazione proposta?
«I quattro titoli in cartellone sono accomunati dalla commistione di teatro e musica, alla quale mi avvicino sempre più. È una formula decisamente vincente, che piace al pubblico e che risulta godibile e adatta all’aperto. Ma un testo più variegato non necessariamente è minore rispetto a un Pirandello o a uno Shakespeare».
Sono caratteristiche anche del suo “Edith Piaf: tra storia e mito”, che ha chiuso la manifestazione. Sta lavorando a progetti simili?
«Al momento sto portando in giro proprio “Edith Piaf” e “La vita accanto” (regia di Cristina Pezzoli, ndr), che a breve sarà a Quarrata e poi a Napoli. Ma in effetti sto preparando “Ti parlerò d’amor“, un tuffo nella musica italiana, melodica e non, dagli anni ’50 in poi, con il quale debutterò a novembre. Sono inoltre impegnata nella direzione artistica della rassegna “Muse“, della Fondazione Alta Toscana, e collaboro alla stagione del teatro Buonalaprima (Buggiano). Qui tengo corsi di teatro in aggiunta a quelli dell’associazione Progetto teatro di Pistoia».
Idee per la seconda edizione di “In-canti sotto la luna”?
«Sto prendendo i primi contatti per il cartellone del 2019. Proseguiremo con il mix tra poesia, musica e teatro, proponendo uno o due nomi di richiamo insieme ad altri meno celebri ma sempre di qualità».