Le imprese no profit crescono e assumono più delle altre. I dati dell’’Osservatorio dell’Economia Civile della Camera di Commercio di Firenze.
Mentre l’economia tradizionale arranca, il no profit cresce a ritmo sostenuto ormai da dieci anni. Il dato è emerso al convegno “Una fotografia del Terzo settore” organizzato dalla Camera di Commercio di Firenze.
Secondo i dati del Censimento Istat presentati dall’Osservatorio dell’Economia Civile della Camera di Commercio di Firenze, le sedi delle organizzazioni no profit nella provincia sono aumentate del 46,5% dal 2001 al 2011, portando con sé un forte aumento degli addetti (+32,4%); un tasso di crescita che riguarda tutta la Toscana (+39,9% di sedi attive e 37% di addetti).
Si rafforza molto anche il ruolo dei volontari, passati da 85.469 a 124.093 (+45,2%), risorsa assolutamente rilevante per le associazioni, visto che rappresentano il 92,4% dell’intera “forza lavoro”. Nelle cooperative sociali e nelle fondazioni, invece, il peso degli addetti cresce rispetto ai volontari, rispettivamente, all’88,6% e al 40,3%.
La crescita del terzo settore appare tanto più rilevante se confrontata con le variazioni accertate da Istat per le imprese “for profit” e le istituzioni pubbliche. Firenze è la prima provincia toscana per sedi di organizzazioni col 27,3% e il 32,9% di addetti.
Il no profit è composto soprattutto da associazioni, riconosciute (22,6%) e non (67,9%). Importante anche il ruolo delle cooperative sociali (il 2,3% del totale) che occupano il 50% degli addetti. Circa il 16% delle fondazioni e il 14,2% delle altre istituzioni hanno 20 o più addetti rispetto al 3,8% delle associazioni riconosciute e all’1% di quelle non riconosciute. Circa l’82% delle organizzazioni non hanno dichiarato addetti: su di esse convogliano il 75,9% dei volontari.
Le organizzazioni no profit fiorentine che si occupano di cultura, sport e istruzione sono 4.700, con un peso del 62,7% sul totale, di poco inferiore al dato regionale (63,2%) ma superiore a quello nazionale (60,7%): all’interno di questo ambito prevalgono le attività sportive con circa 2100 organizzazioni, insieme alle attività artistiche con 1500. Gli altri settori rilevanti sono l’assistenza sociale e la protezione civile (8,5%), l’istruzione e la ricerca (6,7%), le relazioni sindacali (5,3%), la sanità (4,6%), la tutela dei diritti e le attività politiche (3,1%).
“In Toscana, ad alti tassi di crescita, si associa un elevato numero di volontari (9,2% sul totale nazionale, ndr), testimonianza di uno spiccato senso di partecipazione della società civile allo sviluppo delle attività no profit – ha commentato Enrico Bocci, presidente dell’Osservatorio dell’economia civile della Camera di Commercio di Firenze -. Emerge anche un legame tra sviluppo economico, benessere e crescita del no profit, che si pone come elemento d’innovazione sociale in grado di inserirsi all’interno dei processi di trasformazione socio-economici”.
Comunicato della Camera di Commercio di Firenze