La famiglia Gori, di Pistoia, sarebbe stata oggi una famiglia come tutte le altre. Una famiglia felice e serena: un padre, il signor Mauro Galeazzo, che ha lavorato in banca; una madre, la signora Osvalda, che è stata vigilatrice di infanzia in ospedale, lavoro che la portava a contatto con i bisogni delle persone, affrontati con grandissima umanità; e due figli, anch’essi con il loro lavoro. Tutto questo fino a quando, quattordici anni fa, Carlo ebbe un gravissimo incidente che lo costrinse all’ospitalità presso il reparto stati neurovegetativi del Centro di Gavinana della Fondazione Turati. Da allora (per 14 anni!) Carlo vive nel nostro Centro e mai, nemmeno per un giorno, gli è mancato il conforto di almeno un membro della famiglia. Spesso, la domenica e gli altri giorni festivi, la famiglia l’abbiamo potuta vedere riunire alla stessa tavola, nella sala ristorante del Centro. La signora Osvalda, data la sua esperienza lavorativa, non manca mai di interessarsi ad altri ospiti, segnalando eventuali necessità al nostro personale. Qualche giorno fa, in occasione del cinquantesimo compleanno di Carlo, sul quotidiano La Nazione è apparsa una lettera di auguri indirizzatagli dal fratello Giovanni. Una lettera commovente per i sentimenti di affetto che Giovanni ha espresso a Carlo, certo condivisi da tutta la famiglia. Ma ancora più commovente, per i sentimenti di gratitudine rivolti al personale della Fondazione Turati, per l’assistenza di questi 14 anni. Ne siamo orgogliosi tutti, ed ancora più ammirati di questa straordinaria famiglia.
Nicola Cariglia, presidente Fondazione Filippo Turati Onlus