I ragazzi della Fondazione Turati di Vieste hanno visitato il trabucco di Santa Croce, uno degli esemplari più antichi e belli di questo tradizionale strumento di pesca ancora presenti sulla costa del Gargano.
Nei giorni scorsi i ragazzi disabili della RSSD della Fondazione Filippo Turati Onlus di Vieste hanno visitato, in compagnia dell’educatrice, l’antico trabucco di Santa Croce, che si trova proprio di fronte al faro di Vieste, lungo la strada che costeggia il porto. L’Associazione dei trabucchi storici ha ospitato infatti con grande gioia i ragazzi, a loro volta entusiasti di poter visitare uno dei molti bellissimi trabucchi tradizionali ancora presenti sulla costa garganica. Quello di Santa Croce ha infatti 130 anni ed è stato restaurato nel 2021.
Il trabucco rappresenta uno strumento di pesca molto antico e tuttavia da pochi pescatori ancora utilizzato. Soprattutto grazie a loro questa tradizione continua a essere portata avanti, anche allo scopo di trasmettere alle generazioni più giovani e ai turisti quanta maestria e quanta passione vi fossero in passato nella pesca. La struttura comprende una imponente costruzione in legno protesa sul mare e ancorata alla roccia da grossi tronchi, dai quali si allungano due o più bracci (detti antenne) che, sospesi a qualche metro dall’acqua, sostengono le reti.
Con l’aiuto del mastro trabuccolante Gianni Spalatro, i ragazzi hanno girato il cosiddetto «ciuccio», che serve per tirare le reti. Ecco qualche foto della visita.