L’anno che sta per chiudersi, nonostante tante difficoltà, ha visto un’ulteriore crescita del lavoro e dell’impegno della Fondazione Turati. I progetti per il 2020 e le manifestazioni per ricordare il fondatore, Antonio Cariglia, nel decennale della scomparsa.
Un altro anno importante, quello che sta per chiudersi, per la Turati. Si è ulteriormente rafforzata la struttura organizzativa e manageriale, sono stati sviluppati nuovi servizi, si è incrementato il personale, è proseguita l’azione di aggiornamento dei dipendenti così come l’attività scientifica e culturale, coordinate rispettivamente dal Comitato scientifico presieduto dal Prof. Saraceni e dal Centro Studi guidato dal Dott. Pallini.
Per l’immediato futuro, tre in particolare le azioni che meritano di essere sottolineate. Due sul piano dei servizi resi alla cittadinanza, l’altra su quello degli investimenti.
Come è noto la Fondazione opera, in stretta sinergia con il Servizio sanitario nazionale, su tutto quello che si colloca “a valle” del momento acuto della malattia con interventi sia a carattere temporaneo, riabilitazione ortopedica e neurologica, cure intermedie, assistenza a bassa intensità, sia a medio-lungo termine, RSA per anziani non autosufficienti, RSD per disabili gravi, reparti per soggetti affetti da Alzheimer e in stato vegetativo permanente. Ora con il prossimo anno, grazie alla collaborazione e all’integrazione con l’Associazione Agrabah, sarà portata avanti l’attività di assistenza a persone affette da disturbi dello spettro autistico, sia in età evolutiva che adulti. Due strutture si vanno così ad aggiungere a tutte le altre: Casa di Gello e il Centro di Santomato. Non solo, ai servizi già esistenti, nel settore, se ne aggiungeranno di nuovi. L’avvio di una Comunità alloggio a Casa di Gello e l’inizio di un esperimento per il Dopo di Noi con la messa a disposizione di un appartamento per alcuni adulti autistici. E proprio nel comparto dell’autismo è stato deciso di dare il via, con il 2020, ad una nuova attività di ricerca interamente finanziata dalla Turati.
Sempre sul fronte dei servizi il prossimo anno vedrà anche la partenza di alcune facilitazioni che saranno riservate ai dipendenti, ai collaboratori e a tutti coloro che sono clienti abituali della Fondazione. Regaleremo a tutte queste persone una tessera, una sorta di Turati Card, che darà diritto ai possessori a sconti o servizi particolari. Un modo concreto per ringraziare della preferenza accordataci nel corso del tempo.
Massicci investimenti saranno poi fatti nell’ammodernamento e miglioramento delle strutture di Gavinana e di Vieste che, essendo in funzione da più anni, hanno bisogno di alcuni interventi per continuare a mantenere l’alto livello del confort e della sicurezza per ospiti e dipendenti. Una nuova sede, moderna e tecnologica, accoglierà tutti gli uffici direzionali, oggi divisi ed in parte ancora ospitati nella sede storica di Via Mascagni. Anche questo un modo per alzare qualità ed efficienza.
Il 2020 sarà poi il decennale della scomparsa del fondatore della Turati, Antonio Cariglia. La Fondazione ha deciso di ricordare il suo primo Presidente con una serie di manifestazioni che puntano a sottolineare le “altre” attività di Antonio Cariglia, quelle dell’uomo politico e di presidente dell’allora Istituto Autonomo Case Popolari di Pistoia. Il calendario completo degli eventi sarà reso noto ad inizio anno. Vogliamo per ora solo ricordare un concerto di musica classica, una mostra e un convegno sull’edilizia sociale pubblica e alcune pubblicazioni, fra le quali un libro, edito da Marsilio, dal titolo “L’alternativa impossibile”. Lo storico Simone Visciola ricostruisce l’azione politica di Cariglia per la difesa e l’affermazione, nell’ambito della sinistra, dei valori e della prassi del riformismo. Nessuna celebrazione invece per quanto fatto per la nascita, la crescita e l’affermazione della Turati. Il risultato di quel lavoro e di quell’impegno è, tutti i giorni, sotto gli occhi di tutti. Senza tema di smentite infatti possiamo dire che la Turati è oggi una delle più belle realtà italiane del privato sociale laico che opera in campo socioassistenziale.
Un programma decisamente impegnativo che comunque non esaurisce tutta la progettualità per il 2020. Altre iniziative, altri progetti e servizi sono in cantiere la cui concretizzazione però non dipende solo dalla nostra volontà ma da un concorso di possibilità e circostanze.
Il nostro auspicio e il nostro impegno sono di riuscire a mantenere, anche per il prossimo anno, qualità, efficacia ed efficienza di servizi e prestazioni.
Siamo certi che con la consueta, fattiva e appassionata collaborazione dei nostri dipendenti, che costituiscono una delle carte vincenti della Turati, riusciremo a mantenere la promessa.
BUONE FESTE A TUTTI