Mentre prosegue la terapia di riabilitazione per recuperare al meglio dopo l’operazione chirurgica a cui si è sottoposto, Marco ripensa ai primi calci dati al pallone e a quanto lo spirito di squadra l’abbia aiutato nello sport e nella vita.
Oggi Marco si trova alla palestra del Centro di riabilitazione della Fondazione Turati, dove sta seguendo una terapia di riabilitazione. Questa, infatti, è indispensabile per ripristinare la funzionalità del legamento crociato sinistro dopo l’operazione chirurgica di riparazione a cui è stato sottoposto. Marco non vede l’ora di tornare a giocare e, mentre esegue gli esercizi con il fisioterapista, ripensa ai primi allenamenti della sua vita. Da bambino, racconta, era molto timido. Ma alla fine ha prevalso la voglia di far parte della squadra: un aspetto, questo, che rappresenta una delle caratteristiche più belle del gioco del calcio.
«… inizialmente fu abbastanza complicato interagire con i miei compagni, proprio a causa del mio carattere molto chiuso e timido. Il mio allenatore e gli altri ragazzi mi sono sempre stati vicini così, alla fine, lo spirito di squadra ha vinto…»
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