In Europa sull’inclusione degli studenti disabili c’è ancora molto da fare. Una significativa percentuale dei circa 15 milioni di alunni under 18 affetti da handicap, infatti, continua ad essere segregata in istituti speciali. Senza contare che anche i più fortunati nel momento in cui vengono inseriti nel sistema d’istruzione tradizionale non ricevono un adeguato sostegno. È l’allarme lanciato dal NESSE, un network indipendente composto da esperti in scienze della formazione e dell’educazione. Secondo il quale tutti gli stati europei devono impegnarsi di più per evitare che la scuola si trasformi in un vero e proprio luogo di esclusione, piuttosto che di integrazione per questa speciale categoria di giovani. Visto che, di questo passo, si rischia di pregiudicare il loro, già difficile, futuro lavorativo.