“Il lavoro per l’uomo, non l’uomo per il lavoro”
Queste parole pronunciate da Antonio Cariglia sono oggi più che mai attuali e riscontrabili in ogni Centro della nostra Fondazione. Ma non è un parlarsi addosso. Basta mettere piede in uno di essi, da Gavinana a Vieste, per poter toccare con mano quanto la nostra sia una realtà caratterizzata dall’attenzione per i più bisognosi come cardine di ogni attività. Per noi il malato non rappresenta un numero dal quale ricavare a fine mese un compenso economico per le prestazioni che gli eroghiamo. Egli è prima di tutto una persona, una persona bisognosa con una propria dignità alla quale occorre dare assistenza e vicinanza. Se ne è potuto rendere conto con i propri occhiMonsignor Michele Castoro, Arcivescovo di Manfredonia-Vieste-San Giovanni Rodondo, durante la graditissima visita per la quale ancora lo ringrazio. Lo scorso 15 febbraio, infatti, intervistato dalla locale Gargano TV egli ha affermato: “Ho trovato un ambiente molto sereno, un clima familiare di assistenza e di vicinanza a queste persone anziane o comunque sofferenti. Troppo spesso il malato è considerato un numero, ma egli ancor prima è un uomo”. Sono state parole molto apprezzate. Così come molto apprezzata è stata la visita di Monsignor Castoro da parte non soltanto di tutti i nostri ospiti ma soprattutto da parte di tutti noi operatori e manager della Turati. In particolare una presa d’atto che la Fondazione, con le sue strutture, è diventata un punto di riferimento imprescindibile, necessario e non più eliminabile per i territori nei quali essa opera. E’ così per Vieste come lo è per Gavinana e sono certo che lo sarà anche per Zagarolo. Purtroppo oggi il bisogno dei nostri servizi è sempre in aumento, e la risposta deve essere ed è immediata. Ma i pubblici poteri tardano a prendere coscienza di ciò e ad adeguare le spese rispetto a quella che è la domanda sempre crescente da parte della popolazione. Siamo certi però che riusciranno a trovare un mondo per farne fronte…
E’ dunque con le immagini e con il video – tratto da GarganoTV – della visita dell’Arcivescovo che iniziamo questo nostro nuovo numero della newsletter, uno strumento che va via via consolidandosi e che sta diventando un canale di collegamento molto apprezzato tra la Fondazione e gli enti pubblici, i cittadini, i parenti dei nostri ospiti, gli operatori sanitari e tutti coloro i quali ne ricevono una copia. Oltre alla visita dell’Arcivescovo potrete trovare alcune notizie che ci riguardano e che, come nel caso della nostra dipendente Myriam Mollares, ci riempiono di orgoglio. Come al solito poi cerchiamo di offrirvi una panoramica su quello che è il mondo degli anziani, dei disabili e dei più bisognosi attraverso alcuni studi pubblicati, notizie tratte dalla stampa nazionale e preziosi contributi, come nel caso di questo numero nel quale ospitiamo un articolo dell’amico Fabrizio Binacchi, giornalista e dirigente della RAI.
Vi ricordo che chi desiderasse avere maggiori informazioni può visitare il nostro sito www.fondazioneturati.it e la nostra pagina su Facebook. Chi invece non volesse più avere nostre comunicazioni può tranquillamente cancellarsi da questo servizio attraverso l’apposito link in calce. Buona lettura,
Nicola Cariglia
Presidente Fondazione Turati