Ci mancava anche il freddo…
Basta mettere il naso fuori di casa per accorgersi del gelo siberiano che sta attanagliando l’Italia in questi giorni. Purtroppo le previsioni sono peggiorative, e ci attende un week end da paura. Raffreddore, febbre, bronchiti, i pericoli sono lì dietro l’angolo, specialmente per gli anziani, tra le prime vittime del freddo, che spesso li trova già cagionevoli di salute e ne peggiora il quadro clinico anche in maniera grave. Ma come se non bastasse la loro naturale predisposizione ai malanni, pare che quest’anno il gelo abbia trovato un terribile alleato nella loro sempre più diffusa condizione disagiata di vita, che li vede sempre più soli ed in condizioni economiche disastrose. Molti sono infatti gli over settanta che hanno dovuto rinunciare all’acquisto di farmaci o al riscaldamento domestico, e per loro l’unica ancora di salvezza sono i pronto soccorso, il 118, le misericordie e le guardie mediche. Strutture anch’esse già notevolmente minate da scarse risorse finanziarie ed umane e dunque destinate ad essere sovraffollate e probabilmente, ma ci auguriamo di no, non in grado di rispondere alla crescente necessità. Verrebbe da dire che piove sempre sul bagnato. Eppure il problema c’è, è davanti agli occhi di tutti, e le più recenti ricerche – come quella promossa dalla nostra Fondazione – non prevedono certo miglioramenti in futuro. Occorre affrontare il problema di petto. Anche per questo nascono questo sito, la newsletter informativa, il recente convegno di novembre scorso a Pistoia e la ricerca in esso presentata: non si può proprio più fare finta di niente.
Nicola Cariglia
Presidente Fondazione Turati