Agghiaccianti i dati diffusi dall’Osservatorio nazionale sulla salute della donna (Onda): in un caso su 3 è un over 65 a togliersi la vita in Italia. E le cause sono principalmente riscontrabili nella solitudine.
L’Italia? “Non è un paese per vecchi”. Il titolo del film da Oscar dei fratelli Coen si addice al Belpaese, secondo i dati messi insieme dall’Osservatorio nazionale sulla salute della donna (Onda). Il primo dato è quello dei suicidi: in un caso su 3 è un over 65 a togliersi la vita in Italia. La percentuale, secondo dati Istat, è praticamente stabile negli anni. Il tallone d’Achille della terza età nei tempi moderni è la solitudine. Una condizione di isolamento forzato che in alcuni casi porta l’anziano a ‘lasciarsi morire’ (la cosiddetta ‘fair to try’), spiegano gli esperti nel corso di un convegno organizzato da Onda a Milano. Tanto che l’83% delle oltre 1.800 morti ‘senza motivo’ che si registrano ogni anno nel Paese (decessi che non trovano riscontro in reali malattie) si verificano fra gli anziani, con un rapporto donne-uomini di 2 a 1. Negli ‘anni d’argento’ si viene trascurati “anche sul fronte medico”, incalzano gli specialisti. “Sono infatti ridotti i trial clinici che prendono in considerazione pazienti ultra 65enni o che fanno distinzione con terapie di genere. Evidente è poi la penalizzazione dell’anziano nei trattamenti terapeutici, spesso non in linea nemmeno con le raccomandazioni standard”. Una condizione che si aggrava quando si parla di farmaci innovativi. “Soprattutto per le malattie cardiovascolari – spiega Niccolò Marchionni, presidente della neonata Società italiana di cardiologia geriatrica – l’accesso alle cure innovative e migliori resta un miraggio: ogni anno 150mila anziani hanno un infarto, oltre 6 milioni soffrono di malattie cardiovascolari, ma più del 50% non riceve terapie adeguate”. “Sappiamo che, nel post-infarto, un’aderenza terapeutica di almeno l’80% potrebbe prevenire ogni anno la morte di circa 200 ‘giovani anziani’ (65-74 anni), e di 2.700 over 75, con riduzione dei nuovi ricoveri e risparmio annuale di 15 milioni di euro per il Ssn – continua – Inoltre si stima che over 60 in salute, ancora in grado di lavorare, possono far crescere la produttività del Paese del 2%”. Sono le donne in particolare ad avvertire il peso di una società poco amica: “Va considerato che la donna vive più a lungo con nel 70% dei casi due o più malattie croniche invalidanti”, spiega Francesca Merzagora, presidente di Onda. (Adnkronos Salute)