“Noi che la tv non si capisce più” è l’argomento di una conversazione che il giornalista Fabrizio Binacchi terrà sabato 20 luglio, alle 15,30, al Centro Socio Sanitario della Fondazione Turati a Gavinana.
Binacchi, attualmente direttore della sede RAI di Bologna ha una lunga esperienza in materia di televisione. E’ stato conduttore del TG1 ed anche del popolare programma Linea Verde e attualmente è anche docente di “Teoria e Tecnica del linguaggio televisivo.
Oggetto della sua conversazione sarà la comprensione dei programmi televisivi e dei tg che muta continuamente nelle persone. Non è solo un problema di udito ma di errori nella comunicazione: la cattiva comprensione di un programma o del telegiornale, in definitiva, non dipende da chi li ascolta, ma da chi li realizza.
Le parole diventano incomprensibili non perché diminuiscono l’udito ed altre facoltà individuali. Il più delle volte sono gli effetti sonori, la musica e i luoghi comuni che feriscono a morte le parole rendendole incomprensibili. E le vie sensitive all’ascolto si dibattono tra nuove mode e vecchie regole.
Fabrizio Binacchi, giornalista, è direttore della Sede Regionale Rai per l’Emilia-Romagna. Docente, a contratto, di “Teoria e tecnica del linguaggio radiotelevisivo” alla Scuola di giornalismo dell’Università di Bologna. Componente Gruppo Ricerca Corecom ER su “Media e minori” e “Bambini, media e internet”. Ha condotto Tg1 Mattina, Tg1 edizione 13.30 e le trasmissioni “Ci vediamo” e “Linea Verde” di Raiuno e “Ambiente Italia” e “Tgr Italia Agricoltura” di Raitre. E’ stato capo delle redazioni regionali del Lazio e dell’Emilia Romagna, direttore ad interim Rai Trento e assistente direttore Rai Bolzano, direttore della Rai di Milano. Ha pubblicato “Benedetta politica”, Lativa Edizioni, 1992; “Creative Notes Book”, Diabasis Editore, 2003; “Bambini di ieri, bambini di oggi” Minerva Edizioni 2008.