Presentato a Matera un progetto di Agrabah e Turati per il “Dopo di noi”. Tre giorni di convegno dei manager del sociale per riflettere insieme sull’importanza della cultura manageriale e della qualità dell’offerta.
È stato il dottor Alessandro Scarafuggi, manager sanitario e consulente della Fondazione Turati per lo sviluppo dell’assistenza a minori e adulti affetti da DSA, ad intervenire a Matera al Convegno internazionale “Evoluzioni dei modelli di assistenza alla persona e integrazione socio sanitaria nel terzo millennio” organizzato da Ansdipp, associazione nazionale dei manager del sociale e del sociosanitario.
Il dottor Scarafuggi ha illustrato le linee guida del progetto che la Turati, presente al convegno anche con il presidente, Nicola Cariglia, ha messo a punto assieme ad Agrabah, un’associazione di genitori di bambini autistici. Partendo dalle due realtà esistenti, Casa di Gello, una farm community che segue in forma ambulatoriale e semiresidenziale oltre 20 ragazzi e adulti affetti da autismo e il Centro per l’età evolutiva di Santomato, che segue in forma ambulatoriale circa 40 ragazzi sotto i 18 anni, il progetto punta ad innalzare e perfezionare il livello di assistenza offerto e a realizzare due moduli residenziali, da 5 posti ciascuno, per il “Dopo di noi”. Dieci i punti qualificanti che ispireranno gli interventi:
- individuazione del contesto rurale come particolarmente adatto
- insediamenti abitativi “non istituzionali” ma aperti e familiari
- arco esteso di attività adatte sia a low che high functioning (agricoltura, allevamento, trasformazione dei prodotti)
- strutturazione del contesto, progettazione individualizzata degli interventi e delle attività
- attenzione alla dimensione ludico-espressiva, del piacere, delle motivazioni
- importanza centrale della comunicazione
- costante apertura all’esterno e al territorio
- lavoro vero
- principio “ecologico”
- “fare–assieme” come cardine degli interventi.