Pubblichiamo la lettera inviata dall’Associazione Luca Coscioni al Ministro Fornero inerente le tematiche dell’accesso al lavoro dei disabili.
Illustrissimo Ministro,
da 10 anni, l’Associazione Luca Coscioni per la libertà di ricerca scientifica si occupa della tutela delle persone con disabilità ed in particolare dell’affermazione dei loro diritti, tramite iniziative per il rispetto della legalità.
Ci rivolgiamo a Voi in quanto garanti dei diritti costituzionali del lavoro e delle politiche sociali, affinché si possano affrontare insieme le questioni relative alla tutela dell’accesso al lavoro delle persone disabili, disciplinata dalla Legge n. 68 del 12 marzo 1999 “Norme per il diritto al lavoro dei disabili”, norma quadro sul collocamento mirato, determinante i principi generali in materia di tutela del lavoro dei disabili.
La legge ha il dichiarato scopo di promuovere l’inserimento e l’integrazione lavorativa delle persone disabili attraverso servizi di sostegno e di collocamento mirato, da intendersi come quella serie di strumenti tecnici e di supporto in grado di permettere un’adeguata valutazione delle capacità lavorative delle persone al fine inserirle nel posto lavorativo più adatto.
Il rapporto ISTAT, “La disabilità in Italia Periodo di riferimento: Anni 2004-2005”, evidenzia come il tasso di occupazione dei disabili ammonti al 18% contro il 54% degli abili, mentre il tasso di occupazione in ambito europeo risulta, dalle linee definite dalla Commissione Europea nella “Strategia europea sulla disabilità 2010-2020”, pari al 50%.
Da oltre un anno l’Associazione Luca Coscioni ha intrapreso un monitoraggio per verificare il rispetto dell’applicazione della legge sul collocamento mirato, attraverso la visione dei prospetti informativi delle aziende private ed Enti pubblici (alcuni, a titoli esemplificativo, in allegato alla presente).
Dal nostro studio è emerso che le aziende tenute alle assunzioni obbligatorie non solo non rispettano l’obbligo ma non adempiono al pagamento delle relative sanzioni, grazie al ricorso allo strumento della convenzione, previsto agli artt. 11 e 12 “come possibilità di stipulare con il datore di lavoro convenzioni aventi ad oggetto la determinazione di un programma mirante al conseguimento degli obiettivi occupazionali … in cui sono stabiliti i tempi e le modalità delle assunzioni che il datore di lavoro si impegna ad effettuare” mentre le Province, tenute al rigoroso controllo e alla somministrazione di sanzioni sono, di fatto, assenti.
Considerando che
- l’articolo 3 della citata legge stabilisce che i datori di lavoro pubblici e privati sono tenuti ad avere alle loro dipendenze lavoratori appartenenti alle categorie protette, con quote di riserva proporzionali al numero di dipendenti complessivo;
- l’art. 15 prevede che le Province sanzionino, sia a livello amministrativo che penale, le aziende che non adempiono gli obblighi;
- dai prospetti informativi finora raccolti, allegati alla presente, emerge la quasi totale assenza di sanzioni;
- il ricorso massiccio allo strumento delle convenzioni, stipulate tra l’Ente provinciale ed i datori di lavoro, spesso si rivela come modo elusione degli obblighi datoriali;
risulta evidente come la Legge sul collocamento mirato dei disabili perda, nel mancato rispetto da parte delle aziende private ed Enti pubblici e nell’assenza di controlli e sanzioni da parte delle Province, il proprio fondamento di tutela e inserimento lavorativo dei disabili.
Per tutto quanto sopra, con la presente siamo a chiederVi un incontro per approfondire le problematiche relative al collocamento mirato, anche a partire da due proposte/obiettivi che riteniamo importanti per migliorare l’attuale situazione:
in primis, una modifica del sistema dei controlli, in modo che i dati da noi faticosamente e “artigianalmente” recuperati tramite diversi accessi agli atti amministrativi siano invece raccolti con criteri omogenei, in modo da poterne centralizzare la rilevazione e il controllo, anche ai fini di una corretta ed efficace sanzione.
Facciamo, da questo punto di vista, notare che gli ultimi dati resi pubblici sul rispetto del collocamento mirato e pubblicati sul sito del Ministero del Lavoro risalgono al 2006;
estendere il calcolo della quota di riserva a tutte le forme di lavoro subordinato, evidenziando come l’unificazione del mercato del lavoro incrementerebbe notevolmente e a costo zero il numero dei disabili cha hanno diritto al collocamento obbligatorio
Per tutto quanto sopra, dunque, riteniamo che sia di comune interesse potere avere con Voi un incontro al fine approfondire le problematiche relative al mancato rispetto della citata legge, anche alla luce dell’iniziativa del Governo in materia di riforma del mercato del lavoro.
Cordiali saluti,
Filomena Gallo
Segretario Associazione Luca Coscioni
Gustavo Fraticelli
Co Presidente Associazione Luca Coscioni
Alessia Turchi
Membro di Giunta Associazione Luca Coscioni