Tantissime persone hanno partecipato sabato 1 febbraio alla presentazione del volume di Filippo Moretti “Perchè la vita è tutto un arcobaleno”. Presente anche lo scrittore Mauro Corona, che ci ha rilasciato alcune interessanti dichiarazioni.
Un successo, oltre ogni aspettativa. Tantissime persone, sabato 1 febbraio, alla Fondazione F. Turati di Gavinana per la presentazione del volume di Filippo Moretti “Perché la vita è tutto un arcobaleno”. Il libro parla della storia di Elena, una ragazza di 16 anni che, a seguito di una grave incidente automobilistico, sta ancora lottando per tornare ad una vita normale. Dopo un periodo di ricovero nel Centro di Riabilitazione, specializzato per l’età evolutiva, “La Nostra Famiglia” di Bosisio Parini in provincia di Lecco, Elena ha iniziato un percorso di recupero presso la Fondazione “F. Turati” di Gavinana, che continua ancora oggi.
L’iniziativa, alla quale hanno partecipato Massimo Morgia, allenatore della Pistoiese calcio, Chiara Petrucci ex nazionale di sci, Celina Seghi, pluricampionessa mondiale della stessa specialità, e lo scrittore ed alpinista Mauro Corona, ha voluto essere un tributo alla forza interiore e al coraggio della ragazza e alla sua volontà di risalire la china. Aspetti sui quali ha richiamato l’attenzione, nel suo intervento, Mauro Corona che ha sottolineato come sia indispensabile non lasciare soli coloro che sono stati colpiti da un evento così negativo. Lo scrittore ha anche messo in evidenza l’importanza della ricerca e di un approccio positivo alla vita “Basta venire al centro di Riabilitazione della Fondazione Turati – ha detto Corona – per acpire quanto inutilmente ci lamentiamo quando stiamo bene. Ho adottato da tempo questo sistema: è come se volessi darmi calci ogni volta che mi lamento. Alla Turati si vive il dramma e la speranza di quando si interrompe il dono naturale che è la capacità di vivere muovendosi”.
Di seguito l’intervista che, nell’occasione, abbiamo realizzato con Mauro Corona: