Aggiornati i nuovi Livelli essenziali di assistenza. Scopriamo le novità e l’impatto economico.
La Commissione nazionale ha concluso il lavoro per l’aggiornamento dei Livelli essistenziali di assistenza (LEA), ovvero quelle prestazioni che il Servizio Sanitario Nazionale è tenuto a fornire a tutti i cittadini, gratuitamente o dietro pagamento di una quota di partecipazione (ticket). Compito della Commissione, oltre l’aggiornaemento dei LEA, la promozione dell’appropriatezza nel Servizio sanitario naziolame, cui è attribuito, tra gli altri, il compito di formulare annualmente una proposta di aggiornamento dei LEA, per tener conto dei progressi della medicina e delle esigenze dei cittadini.
Cosa comprendono i nuovi Livelli essenziali di assistenza
Nell’elenco dei nuovi Livelli essenziali di assistenza, articolati nei tre rami “prevenzione collettiva”, “assistenza distrettuale” e “assistenza ospedaliera” sono ricomprese la fecondazione assistita omologa ed eterologa, le cure per l’autismo, per l’endometriosi, l’adroterapia, la ludopatia, la terapia del dolore (con l’anestesia epidurale per il parto), l’assistenza per la celiachia (considerata patologia cronica) oltre 100 nuove malattie rare prima non previste (come la sarcoidosi, la sclerosi sistemica progressiva o la miastenia grave), lo screening neonatale per la sordità congenita, la cararatta congenita e per le malattie metaboliche ereditarie. Nell’ambito dei vaccini sono introdotti nuovi prodotti come anti-papillomavirus, anti-pneumococco ed anti-meningococco, e l’estensione a nuovi destinatari.
Tra le altre novità, sono fissati tra i Livelli essenziali di assistenza (LEA) i nuovi nomenclatori su assistenza protesica e specialistica ambulatoriale (con attenzione all’appropriatezza clinica) all’interno dei quali prestazioni tecnologicamente avanzate prendono il posto di altre ormai obsolete.
I Livelli essenziali di assistenza per il socio sanitario
Negli ambiti dove non si possono inserire liste chiuse di prestazioni, si è optato per la declinazione di aree di attività come per il sociosanitario nel quale sono elencate attività specifiche di pertinenza dei rispettivi servizi: dai dipartimenti di prevenzione ai consultori, dai Sert ai dipartimenti di salute mentale ai servizi di riabilitazione .
Il welfare socio-sanitario definisce l’assistenza prevista in livelli progressivi di intensità di cure: tra tutti un esempio, per l’Adi ai malati cronici non autosufficienti si passa dal livello base all’alta intensità che corrisponde all’ospedalizzazione domiciliare.
Il nuovo provvedimento poi dedica una particolare attenzione al tema dell’appropriatezza organizzativa.
L’impatto economico dei LEA
Il costo è passato dai 415 milioni inizialmente previsti a 771 milioni, che stanno dentro gli 800 milioni destinati dalla legge di Stabilità 2016 nell’ambito del Fondo sanitario nazionale avendo raccolto almeno in parte le richieste delle Regioni. Qui di seguito la tabella di sintesi dei maggiori oneri per il solo anno 2016:
LIVELLO DI ASSISTENZA | IMPATTO NETTO anno 2016 (€/mln) |
ASSISTENZA SANITARIA COLLETTIVA
Completamento Piano nazionale vaccini 2012-2014 Attività di prevenzione rivolta alle persone (nuovi vaccini PNPV) |
220,2
34,0 186,2 |
ASSISTENZA DISTRETTUALE
Specialistica Ambulatoriale Assistenza Integrativa e Protesica Particolari categorie |
571,4 .
380,7 179,7 11,0 |
ASSISTENZA OSPEDALIERA | -19,8 |
TOTALE IMPATTO | 771,8 |
Non mancano le polemiche in primo luogo sulle risorse rese disponibili, che secondo le regioni potrebbero risultare insufficienti.
L’altra polemica riguarda i 60 milioni di nuovi ticket che sarebbero a carico dei cittadini: il Ministero afferma che 42 milioni derivano dall’ampliamento delle prestazioni specialistiche soggette a ticket, ma prima interamente a carico dei cittadini e 18 milioni dallo spostamento di 24 prestazioni giudicate ad alto rischio di inappropriatezza se erogate in Day Surgery (senza ticket) per le quali viene previsto lo spostamento in regime ambulatoriale (da sempre soggetto a ticket).
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