Un importante accordo per la promozione del sistema sanitario toscano in Cina è stato siglato tra Daniela Scaramuccia, assessore alla salute della Regione Toscana, e Luigi Salvadori, responsabile della Commissione Sanità di Confindustria Toscana, alla presenza di Stefano Giovannelli, direttore di Toscana Promozione, Agenzia regionale di promozione economica da anni impegnata nel dialogo con la Cina.
Da tempo la Cina guarda con attenzione al modello italiano in generale e a quello toscano in particolare, e tra le priorità del Governo cinese vi è senz’altro il rafforzamento del sistema sanitario. L’esperienza toscana costituisce per loro un modello di grande interesse, vista l’integrazione tra sanità universalistica, equilibrio finanziario sostenibile ed altri parametri di efficienza. Sempre secondo l’assessore, la Cina è stata identificata come una delle priorità geografiche per la proiezione internazionale della Toscana, ed in particolare il sistema sanitario toscano è stato individuato come uno dei settori da promuovere maggiormente.
L’accordo prevede una strategia comune da impostare tra Regione e Confindustria Toscana con la Repubblica Popolare Cinese, con l’obbiettivo di sviluppare una collaborazione per promuovere il sistema sanitario toscano in Cina, così da affiancarsi ai già allacciati rapporti tra Regione e Cina negli ambiti del commercio, della ricerca, del turismo e della sicurezza alimentare. Per Confindustria l’accordo rappresenta un’ opportunità per incentivare l’internazionalizzazione del sistema delle imprese toscane.
Tra le azioni previste dal protocollo di intesa, la programmazione e realizzazione di iniziative pilota sul territorio cinese, l’individuazione delle aree di collaborazione e la creazione di “poli di competenza” integrati pubblico/privato.
Il protocollo avrà una durata di tre anni e sarà attuato attraverso l’istituzione di un Comitato di pilotaggio composto da 2 membri della Regione, 2 di Confindustria ed 1 di Toscana Promozione; il Comitato potrà avvalersi della collaborazione di rappresentanti del sistema universitario e di ricerca toscano.
Indubbiamente un accordo importante che potrà portare nuova linfa e, perché no, fiducia ad un sistema sanitario locale spesso al centro delle cronache più per vicende “economiche” che per successi ottenuti.