Segnaliamo un’iniziativa in programma giovedì 18 gennaio 2024 alle ore 17 nella sala Maggiore di Palazzo comunale (Pistoia) per parlare della riforma costituzionale e del premierato insieme a docenti universitari e costituzionalisti. La promuove l’associazione “Solo Riformisti”.
Pistoia, 15 gennaio 2024 – “Il premierato per la governabilità: obiettivi, soluzioni proposte e problematicità” questo il titolo dell’iniziativa organizzata da “Solo Riformisti”, con il patrocinio e in collaborazione con il Comune di Pistoia per conoscere e approfondire i temi legati alla riforma costituzionale presentata dal governo.
Dopo i saluti del sindaco di Pistoia, Alessandro Tomasi, e l’introduzione del prof. Filippo Buccarelli, presidente dell’associazione Solo Riformisti OdV e docente di Sociologia all’università di Firenze, illustreranno la riforma i professori Carlo Fusaro e Giovanni Tarli Barbieri, docenti di Diritto costituzionale all’università di Firenze. Interverrà con un video-messaggio appositamente registrato per l’evento il ministro per le Riforme istituzionali Maria Elisabetta Alberti Casellati.
L’incontro sarà trasmesso in diretta streaming alla pagina Facebook: https://www.facebook.com/profile.php?id=100063736532788.
In sala, ampio spazio alle domande dei cittadini per una migliore comprensione e valutazione delle proposte.
Scopo dell’iniziativa di Solo Riformisti è quello di conoscere meglio e di discutere i contenuti della riforma, nonché di capire le sue possibili ricadute sugli equilibri istituzionali della nostra democrazia parlamentare.
Scheda di sintesi
La relazione allegata al disegno di legge giustifica questa riforma richiamando l’esigenza di contrastare “l’instabilità dei Governi, l’eterogeneità e volatilità delle maggioranze, il «transfughismo» parlamentare, valorizzando il ruolo del corpo elettorale nella determinazione dell’indirizzo politico della Nazione attraverso l’elezione diretta del Presidente del Consiglio dei ministri e la stabilizzazione della sua carica, per dare appoggio e continuità al mandato democratico”
Le soluzioni proposte
Il disegno, composto di cinque articoli, prevede
a) il Presidente del Consiglio è eletto a suffragio universale e diretto per 5 anni e deve essere un parlamentare eletto nella Camera per la quale si è candidato;
b) l’elezione delle due Camere e del Presidente avviene contestualmente;
c) la nuova legge elettorale deve prevedere un premio su base nazionale che garantisca alle liste ed ai candidati collegati al Presidente del Consiglio eletto il 55% dei seggi in ciascuna Camera;
d) il Presidente della Repubblica conferisce al Presidente del Consiglio eletto l’incarico di formare il Governo e di proporre la nomina dei ministri;
e) il Presidente eletto entro dieci giorni si presenta alle Camere per chiedere la fiducia che, ove non concessa (nemmeno in una seconda votazione nel caso sia respinta nella prima), porta allo scioglimento delle Camere da parte del Capo dello Stato;
f) in tutti i casi di cessazione della carica del Presidente del Consiglio eletto, il Presidente della Repubblica può reinvestire il Presidente dimissionario o un altro parlamentare eletto in una lista a lui collegata, ma in ogni caso con il fine di attuare l’indirizzo politico e gli impegni programmatici su cui il Governo del Presidente eletto aveva ottenuto la fiducia;
g) ove il Presidente del Consiglio subentrante non ottenga la fiducia ovvero la perda in corso di mandato o comunque si dimetta, decada o muoia, le Camere vengono sciolte dal Presidente della Repubblica.
A queste si aggiungono due altre proposte, la prima sottrae al Presidente della Repubblica il potere di sciogliere anche una sola Camera; la seconda elimina il potere del Presidente della Repubblica di eleggere senatori a vita nella misura massima di cinque cittadini che abbiano illustrato la patria per altissimi meriti nel campo sociale, scientifico, artistico e letterario.
(Comunicato stampa)