La poesia di un paziente dimesso dalla Turati di Zagarolo, il quale nei suoi versi parla di un posto in cui si sente “l’odore di casa” e dove si viene curati da “mani sapienti”.
Si chiude con un “grazie” a tutto il personale della struttura la poesia di un paziente da poco dimesso dal reparto estensivo della Turati di Zagarolo. La poesia è dedicata a infermieri, terapisti, specialisti, medici e operatori in genere: il signor Franco l’ha scritta dopo alcuni giorni di degenza, per esprimere la propria gratitudine e sottolineare la qualità dei servizi offerti. È proprio il caso di dire che le parole, qui, parlano da sole!
“Essere Re… in degenza…”
Sentir di casa l’odore,
coccolarsi in agiata stanza
Da mani sapienti e con amore.
Veder Figure in bianco tenor
Curar le menti ottantenni,
Cacciar sorriso con ardor
A chi in cor cova malanni.
Son loro… gli angeli del TURATI,
giovani, belle e professionali
A dir di tutti qui son stati
Colmati di gesti passionali.
Gesti umili a Curar il Cuore,
Mani sapienti su muscoli d’amare
Annullare in vita il dolore
E ricominciare con Gioia a camminare.
A Voi.. tutti
Infermieri.. amministratori… dottori…specialisti..
Fisioterapisti… e non per ultimo a VOI cuoche e addette alla cucina………..
…. GRAZIE…
Franco De Persio
Fondazione Filippo Turati Zagarolo