In libreria da alcuni giorni «L’alternativa impossibile. L’idea socialdemocratica di Antonio Cariglia tra Italia e Europa negli anni della “prima” Repubblica», scritto da Simone Visciola, storico dell’età contemporanea e docente all’Université de Toulon, e pubblicato da Marsilio editore. Il volume ricostruisce la lunga carriera politica di Cariglia, senatore e leader nazionale del Psdi, scomparso dieci anni fa.
È in libreria da pochi giorni «L’alternativa impossibile. L’idea socialdemocratica di Antonio Cariglia tra Italia e Europa negli anni della “prima” Repubblica», scritto da Simone Visciola e pubblicato da Marsilio editore. Il volume ricostruisce la lunga carriera politica di Cariglia, senatore e leader nazionale del Psdi, scomparso dieci anni fa. La pubblicazione fa parte di una serie di iniziative che la Fondazione Filippo Turati Onlus, da lui fondata a Pistoia nel 1965, ha voluto per ricordarlo. La prima di queste è stata un concerto di musica da camera promosso nel giorno del decimo anniversario della scomparsa.
Legato indissolubilmente a Saragat sin dall’esperienza fondativa di Palazzo Barberini, Antonio Cariglia (Vieste, 28 marzo 1924 – Pistoia, 20 febbraio 2010) espresse con chiarezza e perseguì con coerenza, senza soluzione di continuità, la sua idea socialdemocratica e riformista di cui il libro traccia la traiettoria: riunire tutte le forze del socialismo italiano in una “Casa comune” e costruire una grande forza socialista, democratica e laica di alternativa in grado di “sbloccare” un sistema politico forgiato, dal 1948, sull’asse DC – PCI. Convinto del fatto che, dopo il 1989, i comunisti potessero finalmente avviarsi sulla strada della socialdemocrazia, Cariglia tentò sino all’ultimo di convincere Craxi e il PSI a costruire un fronte socialdemocratico e laico, sperimentato con successo in diverse realtà dell’Europa occidentale e mai in Italia. Perché, secondo l’ultimo timoniere del piccolo e sinistrato PSDI, rendere possibile quell’alternativa avrebbe non solo permesso di aprire al cambiamento, ma fors’anche di evitare il collasso della “prima” Repubblica.
L’autore del volume, Simone Visciola, è storico dell’età contemporanea e docente all’Université de Toulon, dove è Maître de conférences des Universités (Professore associato titolare). Si occupa di storia politica e sociale, italiana ed europea, fra Otto e Novecento e di storia della storiografia.