In scena giovedì scorso «Rifiuti differenziati» con Monica Menchi, l’ultimo dei quattro spettacoli serali in programma quest’anno. Successo per la seconda edizione della rassegna, realizzata con il patrocinio del Comune di San Marcello Piteglio e con il contributo della Fondazione Caript.
La rassegna teatrale “In-canti sotto la luna”, nata lo scorso anno con l’idea di aprire alla cittadinanza e al territorio le porte della Fondazione Filippo Turati di Gavinana (Pistoia), ha fatto registrare un’ottima risposta da parte del pubblico anche in questa seconda edizione. Il cartellone 2019, che ha visto andare in scena giovedì scorso l’ultimo appuntamento serale in programma, è stato realizzato dalla Fondazione Turati con il patrocinio del Comune di San Marcello Piteglio e il contributo della Fondazione Caript, e ha visto alla direzione artistica l’attrice e regista Monica Menchi.
Ideata anche allo scopo di offrire alcune occasioni di intrattenimento culturale che gli ospiti del Centro socio-sanitario della Turati di Gavinana potessero condividere con gli abitanti del territorio, “In-canti sotto la luna” si è sviluppata in quattro spettacoli serali andati in scena nel giardino della struttura, più un programma di quattro eventi pomeridiani dedicati prevalentemente ai residenti della Fondazione.
Giovedì scorso, un comicissimo spettacolo al femminile interpretato da Monica Menchi – «Rifiuti differenziati» di Cinzia Lotti, con la partecipazione straordinaria di Serena Carradori – ha concluso un cartellone che era stato inaugurato a giugno da «Soliloquio allegro non troppo», monologo brillante di e con Maurizio Micheli. A luglio, invece, sono saliti sul palco della rassegna Riccardo Azzurri, affiancato da Sergio Forconi per la presentazione del cd «Canto popolare», e Roberto Ciufoli con l’esilarante «Tipi. Recital comico-antropologico».
Ecco le foto dell’ultima serata, con Monica Menchi e Serena Carradori in «Rifiuti differenziati»:
Per le due attrici, al termine della loro interpretazione, anche un omaggio realizzato dagli ospiti della Turati durante i laboratori creativi: un piccolo mazzo di rose costruite con materiali riciclati – come plastica per imballaggi, cannucce, cordoncino – insieme a un biglietto ricavato da un semplice ritaglio di cartone. Un pensiero, questo, fatto con affetto… «differenziato», perché creato con la pratica del riutilizzo e con un po’ di immaginazione, proprio come molti degli ospiti facevano in gioventù.