E’ diffusa, soprattutto negli over 65, l’abitudine di provvedere da soli ad aggiustamenti della terapia e a cure fai-da-te. L’importanza del medico per valutare la priorità e l’essenzialità dei farmaci.
C’è la tendenza, soprattutto nelle persone anziane e in modo particolare negli over 65, a procrastinare nel tempo una terapia che era stata prescritta anni prima oppure a ricorrere alle classiche cure fai-da-te. E magari ad aggiungere terapia a terapia senza avere un medico di riferimento che faccia una valutazione complessiva dei farmaci che vengono assunti e della loro possibile interazione. Due abitudini che i dati ci dicono essere quanto mai sbagliate. Il pericolo infatti di effetti negativi causati dai farmaci triplica dopo i 65 anni e aumenta di quattro volte dopo i 75. Quasi 3 milioni di ricoveri ospedalieri sono imputabili a cure fai-da-te e al mancato aggiustamento delle terapie, rispetto alle reali necessità ed esigenze del paziente. Anche le interazioni fra farmaci, soprattutto in pazienti anziani sottoposti a più terapie, possono causare problemi non secondari, per il metabolismo che varia al variare dell’età.
Il problema delle cure fai-da-te è particolarmente evidente nei soggetti ricoverati in RSA. Studi recenti condotti in Italia stimano che almeno il 30% di persone segua trattamenti inappropriati proprio per la mancata revisione delle cure ma è alta anche la percentuale di anziani non autosufficienti che presenta la stessa problematica pur continuando a vivere a casa. In questi casi anzi si assiste al fenomeno di anziani che, dovendo assumere nel corso della giornata più farmaci, decidono da soli cosa prendere per rendere più gestibile, e quindi più facile, il trattamento.
In tutte queste situazioni il ruolo del medico, e in modo particolare del geriatra, è invece essenziale perché quando i farmaci da prendere sono tanti è indispensabile valutarne priorità ed essenzialità. Sia da un punto di vista della salute del paziente sia per non sprecare risorse con cure fai-da-te e terapie inappropriate quando non dannose.