Dopo sei anni è stato firmato l’accordo tra lo Stato e le Regioni, che cambia il sistema sanitario italiano e riguarda 60 milioni di cittadini. Ecco i punti principali del nuovo Patto della Salute:
- La novità: dopo anni dii tagli lineari le Regioni avranno certezza di budget, sarà possibile avviare una programmazione triennale.
- L’obiettivo e’ rendere il sistema sanitario sostenibile di fronte alle nuove sfide: l’invecchiamento della popolazione, l’arrivo dei nuovi farmaci sempre più efficaci ma costosi, la medicina personalizzata.
- Lotta agli sprechi e alle inefficienze, risparmi da reinvestire in salute.
- Garantire a tutti l’accesso alle cure, ai farmaci e uno standard qualitativo di assistenza.
- Aggiornare i Lea significa togliere prestazioni e cure ormai obsolete, che comunque costano, e sostituirle con nuove e moderne cure più efficaci per la cura delle malattie.
- Viene aggiornato anche il nomenclatore per garantire ai cittadini protesi moderne: era fermo da quindici anni.
- Il malato dal centro: l’umanizzazione delle cure e’ il fulcro del nuovo Patto.
- Si adeguano i Lea inserendovi tutte le malattie rare.
- Riorganizzare gli ospedali, potenziare la medicina dei territorio significa creare una rete d’assistenza molto più efficiente e capillare ed evitare l’ingolfamento dei grandi ospedali.
- Riorganizzare la medicina del territorio con ruoli da protagonisti per i medici di medicina generale, pediatri di libera scelta e farmacie di servizio.
( Dalla newsletter SaluteInforma+ del Ministero della Salute)