A Vieste, nella cappella della Fondazione Turati, tre giorni preghiera per San Giuseppe Moscati conclusi con la benedizione da parte del cappellano della statua del medico santo.
Tre giorni di messa e di preghiera per gli ammalati di tutta la città, seguiti il quarto giorno dalla benedizione della statua di San Giuseppe Moscati, il medico santo. Il triduo in onore del santo ha avuto luogo presso la cappella della Fondazione Turati di Vieste, dove la messa è stata celebrata dal cappellano Don Michele Pio Cardone.
In quell’occasione la cappella della Turati si è mostrata gremita: la celebrazione, tenutasi dal 13 al 16 novembre scorso, l’ha vista accogliere ammalati, anziani e tutti i familiari di coloro per i quali il centro socio-sanitario di Macchia di Mauro rappresenta una casa e un ristoro dalla sofferenza e dalla solitudine.
Oltre che dei vapori dell’incenso, la piccola chiesa è stata per quattro giorni riempita da canti e preghiere, ma soprattutto dalla gioia e a dalla speranza: quello di San Giuseppe Moscati, infatti, è un insegnamento di misericordia e amore per il prossimo. Conosciuto anche come il medico dei poveri, il santo era solito tenere all’uscita del suo ambulatorio un cappello con sopra la scritta “chi ha metta e chi non ha prenda“. Ai bisognosi faceva trovare una banconota ripiegata e nascosta nel foglio contenente la diagnosi, affinché questi avessero la possibilità di curarsi.
Per tutte e quattro le giornate la cappella ha ospitato la reliquia e la statua del santo, che il quarto giorno è stata benedetta.
Ecco alcune foto delle celebrazioni.