CREA Sanità – Università di Roma Tor Vergata (Consorzio per la Ricerca Economica Applicata in Sanità) ha proposto e sviluppato un metodo originale per misurare la Performance dei Servizi Sanitari Regionali (SSR) focalizzandosi su due aspetti: la multidimensionalità della Performance e le diverse prospettive di cui sono portatori gli stakeholder del sistema.
E’ ormai universalmente accettato che la Performance sanitaria abbia natura multi-dimensionale, in ossequio alla complessità unanimemente riconosciuta al settore e da questo consegue che
- è certamente necessario identificare e, quindi, esplicitare le diverse Dimensioni che generano la Performance, in modo da garantire che esse siano tutte ragionevolmente rappresentate, in altre parole la Performance è una sorta di media di singole Performance specifiche di Dimensione rappresentata da un set di indicatori raggruppati in 4 grandi aree (Sociale, Economico-finanziaria, Appropriatezza e Esiti).
- è, in generale, misurata in unità naturali diverse, per lo più non sommabili fra loro; quindi per giungere ad una Performance complessiva, è necessario elaborare una unità di misura omogenea, indipendente dalle caratteristiche proprie di ogni singola Dimensione.
Questa impostazione si differenzia da altre metodologie definite a priori, quasi sempre da una tecnostruttura istituzionale o comunque di esperti: in tal modo si assume, però, un assoluto paternalismo, e un rapporto di agenzia perfetto, tale per cui le preferenze sviluppate dal lato dell’offerta rappresentano perfettamente quelle della domanda, ovvero degli utilizzatori dei servizi.
Questo metodo è sicuramente corretto per la autovalutazione della propria Performance da parte dei responsabili, ai vari livelli, dell’erogazione dei servizi, ma non può in via di principio esserlo per quantificare la Performance sociale.
Per l’applicazione di questo metodo si è fatto ricorso a “soggetti qualificati”, ma portatori di visioni diverse del sistema, comprese quelle proprie degli utenti (ovvero della domanda) è sembrato,
quindi, un ragionevole compromesso: gli stakeholder sono stati raggruppati in 5 differenti categorie:
- utenti
- professioni sanitarie
- industria medicale
- management aziendale
- istituzioni
La prima fase ha portato alla selezione degli indicatori di performance tramite l’espressione delle preferenze degli stakeholder distintamente per ciascuna dimensione.

Nel dettaglio, a cinque SSR è associata una misura di Performance superiore a 0,70 (70% della Performance massima teoricamente ottenibile); a nove SSR (Friuli Venezia Giulia, Valle d’Aosta, Umbria, Lombardia, Marche, Liguria, Abruzzo, Lazio e P.A. di Bolzano) un valore superiore a 0,60; e a sette, Sicilia, Basilicata, Sardegna, Molise, Puglia, Calabria e Campania, un valore inferiore o circa pari a 0,50.
In sintesi si possono individuare 5 Regioni “complessivamente eccellenti” (Toscana, Veneto, P.A. di Trento, Emilia Romagna e Piemonte) un numeroso gruppo di Regioni “con Performance complessive in media accettabili”, e un gruppo di Regioni con Performance complessive progressivamente peggiori, che comprende tutto il meridione, ad eccezione della Basilicata.

Ovviamente questi risultati, però, variano a seconda dei soggetti chiamati a rispondere, soprattutto per le posizioni intermedie mentre per le eccellenze e per le peggiori performance:
- sul podio tutte le categorie collocano Toscana e Veneto mentre l’Emilia Romagna è indicata da utenti, industria medicale ed istituzione mentre la P.A. di Trento è indicata da professioni sanitarie e management aziendale;
- più semplice la situazione agli ultimi tre posti dove si trovano per tutti Puglia, Campania e Calabria.
Posizione nella graduatoria
prima | seconda | terza | terzultima | penultima | ultima | |
utenti | Veneto | Toscana | Emilia R. | Puglia | Calabria | Campania |
professioni sanitarie | Toscana | P.A. Trento | Veneto | Puglia | Campania | Calabria |
industria medicale | Toscana | Veneto | Emilia R. | Puglia | Campania | Calabria |
management aziendale | Veneto | Toscana | P.A. Trento | Puglia | Campania | Calabria |
istituzioni | Toscana | Veneto | Emilia R. | Puglia | Calabria | Campania |
Il rapporto che il contributo della Dimensione ‘Sociale’ è molto forte per ‘Utenti’ (37,9%), ‘Istituzioni’ (30,7%) ed ‘Industria medicale’ (27,0%); quella ‘Economico finanziaria’ ha un ruolo importante soprattutto per le ‘Professioni sanitarie’ (47,1%) e il ‘Management aziendale’ (27,6%); la Dimensione ‘Appropriatezza’ fornisce un contributo importante per le Categorie ‘Management aziendale’ (25,5%), ‘Istituzioni’ (25,0%) e ‘Industria Medicale’ (24,8%); gli ‘Esiti’ pesano in minor misura per ‘Utenti’ (18,9%) e ‘Professioni sanitarie’ (19,3%).