Autonomia, capacità, dipendenza i temi al centro dell’iniziativa dell’associazione “Mediterraneo senza handicap onlus”. 300 partecipanti provenienti da oltre 30 paesi.
“I paradossi della disabilità. Autonomia capacità dipendenza” è stato il tema del V Congresso Internazionale sulla disabilità in programma a Madrid, Università Ceu San Pablo, dal 19 al 21 aprile. A promuoverlo l’associazione Mediterraneo senza handicap onlus sorta nel 2001 per favorire la prevenzione, la riabilitazione e l’integrazione sociale nell’ambito della disabilità. 300 circa i partecipanti provenienti da oltre 30 paesi, tra cui Bosnia-Erzegovina, Guinea Conakry, Libano, Tunisia, Afghanistan, Libia, Iraq, Giordania, Israele e Yemen. Ad aprire il programma dei lavori, con diretta video, è stata la professoressa Matilde Leonardi, responsabile “Neurologia, Salute Pubblica, Disabilità” dell’Istituto Neurologico Carlo Besta di Milano, Coordinatrice CTS dell’Osservatorio Nazionale italiano della condizione delle persone con disabilità e presidente del Comitato scientifico di Mediterraneo senza handicap. A seguire i saluti del Cardinale Antonio Maria Rouco Varela, arcivescovo di Madrid, dell’ambasciatore d’Italia Leonardo Visconti di Modrone e del professor Antonio Guidi per il Comune di Roma. E’ toccato poi ad Adriano Pessina, direttore del Centro di ateneo di Bioetica dell’Università Cattolica di Milano e Roma, ad introdurre i partecipanti al centro del tema oggetto del convegno, articolatosi in 4 sessioni di lavoro: curare e prendersi cura, educazione e formazione, il lavoro come valore, il servizio alla vita in ebraismo, islamismo e cristianesimo. Ogni area tematica è stata introdotta da una relazione, seguita da esperienze e testimonianze provenienti da organizzazioni impegnate nel mondo della disabilità.
L’iniziativa ha ottenuto il patrocinio dell’Alto Patronato della Casa Reale di Spagna, del Presidente della Repubblica Italiana Giorgio Napolitano e il riconoscimento della Segretario di Stato della Città del Vaticano.
L’Associazione, di cui fanno parte 11 organizzazioni (il Patriarcato Latino di Gerusalemme, i Comuni di Roma, Recanati e Parma, l’Opera don Guanella, la Comunità di S. Egidio, l’Istituto Leonarda Vaccari, l’Istituto Serafico per Sordomuti e Ciechi di Assisi l’Università Magna Graecia di Catanzaro, il Co.R.E.R.H. Liguria e l’Oasi Federico) progetta e realizza a livello nazionale ed internazionale attività culturali, scientifiche, divulgative e di sensibilizzazione. “Il Mediterraneo – spiega suor Michela Carrozzino, religiosa guanelliana, presidente dell’associazione – non solo è punto di incontro tra nord e sud del mondo, ma storicamente più ricco di scambi tra culture e prassi e rappresenta un terreno sperimentale per esaminare possibili forme di inclusione nelle differenze”. Tra i progetti una banca dati di esperienze mediterranee ed europee, occasioni di incontri e scambio di esperienze, percorsi innovativi di formazione per le persone disabili e le loro famiglie, e per gli operatori professionali, reperimento di risorse umane ed economiche perché tutti i paesi del Mediterraneo possano conseguire le finalità preposte e sviluppare in questo settore una rete di solidarietà.
Gli atti del convegno saranno presto pubblicati sul sito http://www.mediterraneosenzahandicap.org