L’Associazione Italiana Fisioterapisti (AIFI), la Federazione Nazionale per il superamento dell’Handicap (FISH) e CittadinanzAttiva continuano a non accettare le nuove indicazioni, contenute nei Piani di indirizzo per la riabilitazione promossi a febbraio 2011 dal Ministero della salute, considerandole contraddittorie, non condivise con tutte le figure coinvolte nel percorso riabilitativo e soprattutto economicamente sconvenienti. Secondo le associazioni, il piano non è adeguato all’evoluzione che la riabilitazione e il Sistema Sanitario hanno avuto in Italia, specie negli ultimi anni. Le maggiori criticità si riscontrano nelle necessità biologiche, psicologiche e sociali della persona e nella mancata sinergia tra personale sanitario, famiglia e caregiver.
Il piano non include le valutazioni delle performance dei servizi territoriali, statistiche e di conseguenza le soluzioni alle storiche carenze di strutture per l’assistenza. Di contro sarebbe necessario lo sviluppo di una cultura dell’interdisciplinarietà: un lavoro di équipe dove il concetto di appropriatezza si lega a quello di competenza professionale di ogni professionista della riabilitazione chiamato a rispondere dei propri programmi con obiettivi specifici.
Un piano così concepito implica la presa in carico della persona che preveda già dalla definizione del progetto riabilitativo la piena condivisione tra il personale sanitario, la persona interessata, il nucleo famigliare e il caregiver. Aspetti che il piano attuale non contempla, non riuscendo a soddisfare le esigenze di risorse umane altamente professionali, di spazi operativi adeguati e dotati di tutti gli ausili tecnici necessari, di precocità di interventi secondo quanto prescritto dalle Linee Guida e dall’annunciato Piano Nazionale.
Cosa ancora più grave – sostengono i tre rappresentanti delle associazioni – è la scarsità di considerazioni su interventi e strategie per alcune condizioni specifiche di disabilità, prime fra tutte quellaintellettiva e/o relazionale.
Sono diverse le modifiche e integrazioni al testo che l’Aifi richiede al Piano, fra cui l’articolo riguardante lariabilitazione in età evolutiva e quello sulle malattie neuromuscolari che è stato positivamente accolto dal Ministero.