Da una ricerca basata sulle Schede di dimissioni ospedaliere del 2015, effettuata dal Quotidiano Sanità, emerge che la maggior parte dei ricoveri riguarda gli over 60. Gli anziani vanno in ospedale più spesso e più a lungo, spesso a causa della mancanza di assistenza mirata e continuativa sul territorio.
Sulla base delle Schede di dimissioni ospedaliere del 2015 il Quotidiano Sanità ha pubblicato una ricerca dalla quale si evince che il 53% dei ricoveri per acuti in Italia riguardano persone con più di 60 anni e questi assorbono il 62 per cento della spesa. La ragione è ovviamente che questa fascia di popolazione è più fragile sia per ragioni anagrafiche sia perché spesso gli ultrasessantenni si trovano a non avere un’adeguata assistenza familiare ma incide in modo determinante anche il fatto che troppo spesso sul territorio manca un’assistenza mirata e continuativa per cui le persone sono quasi obbligate a ricoverarsi in ospedale.
La ricerca sulle Schede di dimissioni ospedaliere offre dati interessanti anche per quanto riguarda la degenza media che “è di circa 6 giorni a livello nazionale, ma per fasce di età raggiunge i 9 giorni negli ultrasettantaciquenni e i 7,6 giorni dai 65 anni in su, anche se varia nelle Regioni. Infatti, chi ha più di 75 anni resta ricoverato in regime ordinario ‘solo’ 7,7 giorni in Campania, contro i 10,4 del Veneto. E le degenze medie più basse (che non raggiungono i 9 giorni medi nazionali) sono quasi tutte nel Sud (ma non solo).
Le fasce di età più avanzate, infine, sono caratterizzate non solo dai ricoveri – sempre per acuti – propri, ma anche da quelli che non dovrebbero esserci e che dovrebbero trovare il loro luogo d’elezione sul territorio. L’esempio è sempre nelle Sdo con i ricoveri per influenza degli ultrasessantacinquenni sempre in crescita negli anni, ma anche con quelli per le fratture del femore, classiche negli anziani, che secondo le regole della buona organizzazione dovrebbero restare in ospedale al massimo un paio di giorni, ma che invece registrano con le Sdo una degenza media complessiva che supera gli undici“.