VACCINI SALVAVITA: Le campagne dell’UNICEF per la salute dei bambini
L’UNICEF è il principale fornitore di vaccini nel mondo: nel 1996 fornì 1,2 miliardi di dosi per i bambini di tutto il mondo, metà dei quali nell’ambito del Programma Globale per l’Eliminazione della Poliomielite. Nel 1998, l’UNICEF garantì vaccini e attrezzature per le campagne di vaccinazione anti-polio di 97 paesi: questo ha portato alla quasi totale eliminazione della polio in tutto il mondo – sebbene l’eradicazione sia ancora un obiettivo da portare a termine.
Nel 1999, l’UNICEF diventa il principale fornitore di vaccini per i paesi in via di sviluppo.
Nel 2000 il Vertice del Millennio stabilisce di ridurre di due terzi entro il 2015, rispetto ai livelli del 1990, la mortalità dei bambini sotto i 5 anni (Obiettivo di Sviluppo del Millennio n. 4).
La Campagna “100% Vacciniamoli tutti” è stata lanciata per sostenere 8 paesi dove si verifica oltre un quarto di tutte le morti infantili nel mondo: Afghanistan, Angola, Repubblica Democratica del Congo, Ciad, Nigeria, Pakistan, Sud Sudan e Yemen.
In questi paesi circa sei milioni di bambini non sono ancora vaccinati e molti di essi vivono in zone remote senza accesso ai servizi sanitari di base a causa di conflitti, povertà, mancanza di un sistema sanitario o conflitti sociali.
La Campagna si propone di raccogliere – tra il 2014 e il 2017 – almeno 100 milioni di dollari per vaccinare i bambini non ancora immunizzati, dove le vaccinazioni di routine raggiugono meno del 70% o dove la polio rappresenta ancora una minaccia.
Il quadro delle vaccinazioni in Italia: un quadro in regresso che preoccupa l’OMS
I dati relativi al 2013 pubblicati dall’Istituto superiore di sanità (Iss) evidenziano come le coperture vaccinali nazionali raggiungono il livello più basso degli ultimi 10 anni. In Italia in netto calo le vaccinazioni obbligatorie per i bambini: dall’antitetanica all’antipolio, nel 2013 la copertura tra i
piccoli entro i due anni ha registrato una diminuzione che rappresenta serio problema di sanità pubblica.
Risulta in calo anche la vaccinazione, consigliata, contro il morbillo, dato che suscita la preoccupazione degli esperti dell’Organizzazione mondiale della sanità (Oms), che ha fissato nel 2015 sia il termine ultimo fissato dall’Oms per eliminare questa malattia in Europa.
L’andamento in netta diminuzione delle coperture a 24 mesi secondo L’ISS rende indispensabili interventi urgenti», in particolare, la vaccinazione esavalente (offerta ai bimbi entro un anno e che copre difterite, tetano, pertosse, epatite B, poliomelite ed emophilus B) registra un calo delle
coperture, più o meno accentuato rispetto al 2012, in quasi tutte le Regioni. In Valle d’Aosta, Abruzzo, Molise e Calabria si registra un calo di oltre 1,5 punti percentuali nelle coperture per polio, difterite, tetano, pertosse ed epatite B.
Inoltre, in otto Regioni, che complessivamente hanno una popolazione target pari al 26% del totale, le coperture vaccinali sono inferiori al 95%. Anche la copertura per morbillo, parotite e rosolia è diminuita nel 2013 ed è pari all’88,1% contro il 90% del 2012.
L’ ISS sottolinea come mantenimento di coperture elevate sia fondamentale per prevenire epidemie ed evitare che si ripresentino malattie che sono state eliminate in Italia:
Proprio il calo delle coperture vaccinali per morbillo e rosolia è più marcato rispetto alle altre vaccinazioni ed è stato registrato in tutte le Regioni, cui hanno contribuito sia l’errata percezione nella popolazione dell’importanza delle vaccinazioni sia le campagne mediatiche in atto contro i vaccini.