Le proteine che uccidono i neuroni provocando la malattia di Alzheimer possono passare da una cellula cerebrale all’altra. Lo hanno dimostrato i ricercatori dell’Università di Linköping (Svezia) in uno studio pubblicato sul Journal of Neuroscience.Lo studio si è concentrato sui movimenti di piccoli aggregati – detti oligomeri – di proteina beta-amiloide. In caso di Alzheimer questa molecola forma dei depositi che si accumulano all’esterno delle cellule. Tuttavia, i problemi cognitivi tipici di questa malattia sono associati più strettamente alla forma solubile di beta-amiloide, che uccide i neuroni.
Gli autori hanno iniettato questa forma di beta-amiloide, precedentemente marcata con un colorante rosso, in neuroni di ratto coltivati in laboratorio. E’ stato, così, osservato che una volta nelle cellule gli oligomeri si aggregano in granuli che si diffondono nelle cellule circostanti. Non solo, se cellule contenenti marcate di rosso vengono mischiate a neuroni marcati con un colorante verde è possibile osservare la graduale formazione di contatti e interazioni tra i due tipi di cellule nervose, il passaggio della beta-amiloide rossa nelle cellule verdi e i primi segni della morte delle cellule in cui è entrata la proteina.
“La comprensione di questo fenomeno – spiegano gli autori – getta luce sui meccanismi patofisiologici della progressione dell’Alzheimer. Ulteriori chiarimenti aiuteranno a scoprire nel dettaglio i meccanismi responsabili del modo in cui l’Alzheimer progredisce attraverso connessioni anatomiche e faciliterà lo sviluppo di nuove strategie per bloccare la progressione di questa malattia disabilitante”.
Silvia Soligon
Da Il Sole 24 Ore del 24 giugno 2012